vai alla home page

la bibliografia da cui sono tratti gli itinerari

Itinerari in Italia a piedi, in auto, in MTB

a

presentazione autori del portale

scrivi per informazioni, consigli e proposte

per la pubblicità sul portale

statistiche e contatori

link selezionati di interesse turistico

ricerca delle località all'interno del sito

a
 

Sommario "Le Pale di San Martino a piedi, in auto, in MTB"

L'ITINERARIO IN AUTO INTORNO ALLE PALE DI SAN MARTINO E SAN LUCANO

PAGINA 3

Agordo - Valle di San Lucano - Cencenighe Agordino - Canale d'Agordo - Valle di Gares - Falcade - Passo di Valles - Paneveggio - Passo Rolle - San Martino di Castrozza - Fiera di Primiero - Val Canali - Passo di Cereda - Gosaldo - Forcella Aurine - Frassenè - Agordo

Lunghezza totale itinerario - 135 km circa

carta dell'itinerario

Oltre l'area di sosta la strada rientra nel fitto bosco di conifere, visto che ora si inizia ad attraversare uno dei tratti più belli della Foresta di Paneveggio foresta che accompagna per un buon tratto del percorso. Velocemente si arriva al bivio con la strada per il Passo Rolle. Chi vuole può proseguire ancora per un breve tratto verso Predazzo ed arrivare sulle sponde del Lago di Paneveggio, splendido invaso il cui azzurro intenso sembra risplendere nel verde sfondo della foresta. Quindi si comincia la salita verso il Passo Rolle, salita che nel primo tratto si svolge interamnete all'interno della lussureggiante foresta che, in molti tratti, va a formare un vero e proprio tunnel verde. Usciti dal bosco si è ormai sui prati d'altura del Passo Rolle, valico da raggiungere lentamente, per assaporare a pieno dello splendido panorama che ci circonda. Le montagne che si innalzano a destra rappresentano le propaggini più orientali di una lunga catena montuosa, quella dei Lagorai.

Dal passo, attrezzata località per gli sport invernali ed estivi, si scende e subito si arriva al piazzale da dove parte la seggiovia per la Baita Segantini. Assolutamente consigliabile, anche ai più pigri, la gita alla baita, collocata in splendida posizione, al cospetto delle più importanti vette delle Pale di San Martino. Dalla baita, inoltre, partono alcune delle più interessanti escursioni al gruppo delle Pale.

Ripresa la strada si scende tenendosi prima in costa e poi iniziando la serie di tornanti che permette di perdere rapidamente quota. Prossima meta del percorso è la cittadina più famosa di queste montagne, San Martino di Castrozza.

Il paese non ha certamente bosogno di presentazioni, visto che è uno dei centri principale delle Dolomiti per gli sport invernali. Anche in estate, comunque, sono molte le attività che si possono intraprendere, magari sfruttando le cabinovie e el seggiovie funzionanti anche nel periodo estivo. Tra queste va segnalata la cabinovia della Rosetta che, in pratica, porta fino all'Altipiano delle Pale, e quella della Tognola, che permette di raggiungere invece le prime propaggini dei Lagorai. Moltissimi i percorsi, a piedi e in MTB, che si possono intraprendere dalla cittadina.

Da San Martino la strada scende lungo il versante destro della Val Cismon e raggiunge il piano una volta entrata a Siror. Si entra quindi nel Primiero ed infatti subito si attraversa Fiero di Primiero. Proprio a Fiera si deve porre attenzione per imboccare a sinistra la strada per Tonadico e il Passo Cereda, via che, inizialmente, scorre in piano. Ai primi tornanti comincia a divenire sempre più evidente l'elemento che caratterizza questo tratto di itinerario, i ruderi di Castelpietra. Il Castello, che fu dei Welsperg,  è raggiungibile con un breve sentiero che si stacca a sinistra nel punto dove si incontra il bivio per la val Canali. Chi non sale al castello trascura la strada per la Val Canali e continua sulla via principale che raggiunge il Passo Cereda da dove, in breve, si raggiunge Mis, centro abitato fatto di tanti nuclei sparsi sulle assolate pendici montuose.

 Si passa quindi Gosaldo e infine si arriva alla Forcella Aurine, dove ci si riaffaccia sulla conca di Agordo.

Con il termine Basso Agordino si intende, in genere, tutto il movimentato territorio che si estende a sud di Agordo e che, in pratica, rappresenta la cerniera di unione tra le Dolomiti Bellunesi e le Pale di San Martino. Tra i selvaggi Monti del Sole e il grandioso baluardo dell’Agner si distende una verde fascia boschiva caratterizzata da rilievi più dolci e di più facile accesso. La conformazione di questi rilievi favorì, nel corso dei secoli, la nascita di numerosi nuclei abitati alcuni dei quali divenuti veri e propri centri, altri rimasti piccoli agglomerati di case quasi nascosti tra le mille pieghe del montuoso territorio. Altri ancora, purtroppo, abbandonati e oggi in triste stato di degrado. Tutti strettamente dipendenti dal capoluogo, Agordo. Tutti centri che, persecoli, ebbero nella pastorizia, nell'agricoltura e nell'attività minerarie le principali fonti di sostentamento. All’economia mineraria si è andata sostituendo, in questi ultimi decenni, quella turistica che sfrutta sia la bellezza dei bucolici paesaggi di Agordo, Rivamonte Agordino, Voltago Agordino e Frassenè sia, e forse soprattutto, le grandi pareti dolomitiche dell’Agner. Quest’ultime, infatti, sono in grado di calamitare l’attenzione non solo degli alpinisti ma anche degli escursionisti, dai semplici gitanti domenicali fino ai più esperti camminatori, offrendo sentieri e vie ferrate per tutti i gusti e per tutte le capacità.

La strada continua quindi a scendere, passa i paesi succitati e, passato il Cordevole, rientra ad Agordo.

  pagina successiva (itinerario in MTB Valle di Gares)

 

 

Newsletter

Lascia la tua E-mail:  sarai informato sull'uscita dei  nuovi itinerari

 

Scrivi agli autori

Preparazione per Enti e Amministrazioni di progetti e preventivi sulle potenzialità turistiche del loro territorio. Preparazione di progetti e articoli per editori di guide e riviste di escursionismo e ciclismo a tema naturalistico e turistico.