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Sommario "Le Pale di San Martino a piedi, in auto, in MTB"

ITINERARIO 2 IN MTB

DA SAN MARTINO, AI PIEDI DELLE PALE

S. Martino di Castrozza 1428 m - Malga Civertaghe 1375 m - Siror 750 m - Prati Ronz 1364 m - Malga Sora Ronz 1566 m - S. Martino di Castrozza 1428 m

carta dell'itinerario

Dislivello: 750 m
Chilometri 27
Tempo: 3 ore
Difficoltà: media
Carte: Tabacco 1:25.000 n. 022 "Pale di San Martino"
Accesso San Martino di Castrozza si trova nella Val Cismon, sulla statale n. 50 che collega Predazzo e la Val di Fiemma a Belluno.

Itinerario che, snodandosi ai piedi delle Pale di S. Martino, entra in contatto con la parte boscata di questi spettacolari complessi rocciosi. Sono soprattutto foreste di conifere, con abete e larice in primo piano, che si alternano a grandi prati/pascolo da dove il panorama si apre sulle incombenti pareti dolomitiche. Da segnalare i suggestivi attraversamenti dei valloni che scendono dalle Pale, tra cui in particolare il Vallone di Rosa, rocciosi, selvaggi e profondamente incisi.

Da S. Martino, dalla parte del paese collocato sotto le Pale (sinistra orografica) si individuano le indicazioni per Prati e Villa Col, percorrendo una stradetta che subito si lascia alle spalle le ultime case di San Martino dirigendosi verso Villa Col. Poco dopo, però, si lascia l'asfalto per prendere, a sinistra, la mulattiera con indicazioni per il Rifugio Velo della Madonna e per Malga Civertaghe. Si entra subito nei Prati Col 1428 m dove si segue l’evidente traccia che taglia i pascoli arrivando ad una movimentata spianata 1508 m punteggiata da malghe e fienili e dominata dalla grigiastra dorsale della Pala di S. Martino. Qui subito si è ad un bivio di sentieri, entrambe segnalati. Si prende a destra il sentiero n. 23, stretto e tortuoso nel primo tratto, fino al fondovalle di Roda , poi via via più largo nella discesa verso la carrareccia per la Malga Civertaghe. Raggiunta la sterrata la si prende a sinistra ma dopo un paio di centinaia di metri la si lascia per prendere a destra la via a fondo naturale chiusa da divieto di accesso alle auto. Questa porta ad un sottostante, visibile laghetto al termine del quale ci si tiene sulla sinistra passando davanti ad una malga e scendendo fino ad un bivio 1300 m. Qui si piega ancora a sinistra e così facendo ci si inserisce sul sentiero n. 717 che va ad attraversare, nel bosco, la Val della Vecchia. Subito dopo si trascura, a sinistra, il sentiero n. 745, tabellato e segnalato, per continuare sulla pista principale. Questa scende nel bosco presentando alcuni divertenti tratti di tecnica discesa. Infine si confluisce sulla sterrata di fondovalle, da seguire a sinistra ed arrivare con questa alla statale della Val Cismon, alle prime case dell'abitato di Siror. Si entra quindi a Siror, facendo attenzione a sinistra. Si deve infatti individuare la stradetta per il Rifugio Petina (indicazioni). Imboccata la via per il rifugio, si sale decisamente tra le case più alte di Siror e si continua sempre in direzione del rifugio. La strada, con un bellissimo e panoramico percorso a mezza costa, taglia i prativi versanti delle Pale di san Martino e, dopo circa 4 km dalla statale, arriva ad un importante bivio. Ora si va a sinistra, e si segue sempre la pista principale, larga e facile, per circa 3 k, fino ai prati Ronz. Trascurato il sentiero n. 745 che scende a sinistra si sale decisamente arrivando ai limite del bosco ed incontrando il sentiero n.731/724 per S. Martino. Di questo si prende il ramo sinistro, entrando decisamente nel bosco. Sul sentiero, una larga mulattiera facile da percorrere in sella,  si pedala tranquilli, all’interno di un lussureggiante bosco, prendendo quota lentamente ed arrivando ad un’altezza prossima ai 1600 m. Da qui si inizia a scendere mentre la via si ritrasforma in pista forestale. Attenzione, però, va sempre posta a destra, per individuare il punto in cui la mulattiera con segnavia n. 724 si stacca sulla destra della carrareccia, A questo punto si prosegue sulla mulattiera che subito attraversa il Vallone di Roda, cosparso di enormi massi levigati, per poi rientrare nel bosco ed uscirne solo per attraversare i Prati Col. Poco dopo, infatti, si rincontra il sentiero dell’andata con cui si scende al punto di partenza.

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