Da vedere lungo il percorso: alzaie, cascine,
ville antiche, mulini, marcite, fontanili, abbazia di Morimondo, Bosco della Zelata, Ponte di Barche, antichi borghi
Ritorno per l'itinerario ad anello: si,
passando per Morimondo e creando un itinerario di 70 km
e dislivello 50 m (vedere box
con la descrizione)
Accesso: Milano è un importante nodo
viario dell'Italia Settentrionale e per questo è
facilmente raggiungibile sia in auto che in treno (servizio treno+bici).
Dal centro di Milano (122 m) si raggiunge Porta Ticinese dove
si imbocca Viale Gorizia incontrando il Naviglio Grande, via d'acqua da seguire
fino ad Abbiategrasso. In questi ultimi anni, infatti, è stato portato avanti un
progetto di recupero delle alzaie del Naviglio rendendole percorribili in
bici. In questo primo tratto si corre sulla destra
del Naviglio (Strada Alzaia Naviglio Grande)
attraversando una delle zone storiche di Milano meno
intaccata dalla modernità. Da notare gli antichi lavatoi che si
incontrano in questa parte del percorso. Si supera così il Fiume Olona,
due società canottieri e si prosegue sull'alzaia avendo modo
di osservare due antiche cascine del 1500 una delle quali, la Cà Bianca, è
oggi un ristorante. In breve si è a Corsico dove si segue Via Alzaia
Trento e poi, fuori dall'antico borgo del 1200, Via
Alzaia Trieste. Cominciano ora ad espandersi e a
prendere il sopravvento le coltivazioni agricole che prosperano
sfruttando soprattutto l'acqua del Naviglio
Grande. Il bel percorso in piano porta quindi
a Gaggiano dove si
passa sul lato opposto del Naviglio utilizzando un ponte pedonale e
proseguendo poi lungo l'Alzaia Naviglio Grande che d'ora in poi si
sviluppa in un ambiente che naturalisticamente sembra
lontanissimo da Milano sebbene la città disti solo pochi
chilometri. Superando tutta una serie di antichi
cascinali, si arriva quindi a Castelletto da dove
si prosegue su asfalto fino ad arrivare nel centro di
Abbiategrasso (120 m). Da qui si imbocca la strada principale
per Robecco sul Naviglio e Magenta e, appena fuori
dell'abitato, si pone attenzione per individuare un'importante
canale scolmatore fiancheggiato da due carrarecce. Di queste si
prende quella di sinistra e la si segue per quasi tutto il suo
sviluppo trascurando i ponti sulla destra e le sterrata
sulla sinistra. Quasi al termine della via si incontrano
i segnali bianco/rossi del sentiero E1 che,
a sinistra, portano al ristorante Cà de Bis. Si pedala quindi
sulla strada asfaltata che giunge al ristorante per circa 500 metri e poi si va
a destra, su sterrata, in direzione Cascine Gaianella e Nuova
Cluser. Così facendo dopo 1,7 km si riincrocia l'asfalto da seguire
a destra per 500 metri per poi abbandonarlo per andare a
sinistra, di nuovo su carrareccia, sempre aiutati dai segnali del
sentiero E1 (direzione Cascina Bellotta).
pagina successiva
(descrizione tappa 1 pagina 2)
Newsletter
Lascia la tua E-mail: sarai informato
sull'uscita dei nuovi itinerari
Preparazione per Enti e Amministrazioni
di progetti e preventivi sulle potenzialità turistiche del
loro territorio. Preparazione di progetti e articoli per
editori di guide e riviste di escursionismo e ciclismo a tema
naturalistico e turistico.