In auto da Marradi alla Verna

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Un itinerario da Marradi alla Verna, per riscoprire i luoghi campaniani

cartagalgano_small.GIF (1909 byte) carta del percorso in auto

L’idea nata dalla lettura dei Canti Orfici, e in particolare del brano "La Verna", è quella di Campana poeta e "viandante". Pellegrino che annota in un particolare "diario di viaggio" la lunga traversata a piedi da Marradi alla Verna, creando una sorta di straordinaria "guida escursionistica". Salire sui monti tra Romagna e Toscana accompagnati dai suoi versi è come rivivere l’esperienza del poeta, rivedendo i paesaggi, i borghi, le montagne da lui descritte e la gente da lui incontrata. Si scoprirà, così, come spesso sia facile ritrovare ciò che colpì il poeta, spingendolo a ricordarlo nel suo diario. Campana è quindi un poeta che va letto, studiato dopo aver conosciuto il territorio in cui visse, dopo aver viaggiato, meglio a piedi, sui suoi monti.

Località di partenza di questo singolare viaggio tra poesia e natura non campana18small.JPG (1721 byte)può che essere Marradi, paese natale del poeta, da dove si può risalire, in auto, lungo la valle di Campigno, attraversata spesso da Campana sull’antica mulattiera che oggi corrisponde per lunghi tratti alla stradella asfaltata che collega Biforco a Campigno. Da Campigno <<paese barbarico, fuggente, paese notturno, mistico incubo del caos.>> si può salire, ora solo a piedi sfruttando una malandata pista sterrata, a Monte Filetto, altro luogo caro al poeta, che qui soggiornò: <<Il noce è davanti alla finestra della mia stanza. Di notte sembra raccogliere tutta l’ombra e curvare le cupe foglie canore come una messe di canti sul tronco rotondo lattiginoso quasi umano: l’acacia sa profilarsi come un chimerico fumo.>>.

Per raggiungere l’altro punto di sosta lungo la via del pellegrinaggio si campana3small.JPG (3993 byte)deve tornare a Marradi e da qui raggiungere San Benedetto in Alpe tramite il Passo dell’Eremo. Quindi, superato l’Appennino al Passo del Muraglione, si scende a San Godenzo, altro luogo di cui si hanno testimonianze di passaggi del poeta. 

campana19small.JPG (3783 byte)Da San Godenzo parte la stradella per Castagnocampana20small.JPG (2033 byte) d’Andrea. <<Mi rallegra il buon odore casalingo si spigo e di lavanda dei paesetti toscani. La chiesa ha un portico a colonnette quadrate di sasso intero, nudo ed elegante, semplice ed austero, veramente toscano>>. Castagno d’Andrea e la sua piccola chiesetta sono, ancora oggi, così. Dominati dall’incombente sagoma del Monte Falterona <<....verde nero e argento: la tristezza solenne della Falterona che si gonfia come un enorme cavallone pietrificato, che lascia dietro a sé una cavallerie di forestefoto14small.JPG (1499 byte)screpolature screpolature e screpolature nella roccia fino ai ribollimenti arenosi di colline laggiù sul piano di Toscana: ....>>. Da Castagno è quindi inevitabile salire a piedi sul Monte Falterona (si possono sfruttare alcuni sentieri segnalati dal Club Alpino Italiano) per riposare <<....nella limpidezza angelica dell’alta montagna addolcita dai toni cupi per la pioggia recente, ingemmata nel cielo coi contorni nitidi e luminosi che mi facevano sognare davanti alle colline di quadri antichi...>>.

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