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La ferrovia Cortina - Dobbiaco

cartagalgano_small.GIF (1909 byte) carta dell'itinerario

Lunghezza:58 km Dislivello: 500 m
Tempo: 3.30 ore Periodo: da giugno a settembre
Caratteristiche: stradella sterrata segnalata Difficoltà: facile ma lunga escursione che richiede un certo allenamento
Cartografia: Tabacco 1:25.000 n. 03 "Cortina d’Ampezzo e Dolomiti Ampezzane" e n. 010 "Dolomiti di Sesto"
Accesso: Cortina è ben collegata tramite numerose statali a Bolzano, Trento, Belluno e alle altre località delle Dolomiti.

Con questo itinerario si percorre tutto il tracciato della storica ferrovia Cortina - Dobbiaco. Da segnalare i molti laghi, più o meno grandi, che si fiancheggiano come il lago di Rufiedo, il lago Negro, il lago di Landro e il lago di Dobbiaco. La natura lungo tutto il percorso è protetta: prima dal Parco delle Dolomiti d’Ampezzo e poi da quelli delle Dolomiti di Sesto e di Fanes-Sennes-Braies. L’intero percorso ha una lunghezza di circa 30 km solo andata.

Dal piazzale della ex stazione ferroviaria di Cortina (1225 m) ci si dirige su strada asfaltata verso la statale del Passo Tre Croci. Attraversatala, si prosegue sul tracciato ferroviario, sempre asfaltato, (sentiero n. 208) che passa tra villette arrivando alla rotabile per l’Istituto Elio Terapico Putti. La si attraversa proseguendo sulla massicciata che poco dopo si sterra portandosi verso la rocciosa dorsale del Pomagagno. Tagliando alcune stradelle, l’evidente tracciato arriva alla ex stazione di Fiames (1341 m) da dove prosegue costeggiando giganteschi ghiaioni e giungendo davanti alla galleria nuova. Questa è lunga 559 metri e fu scavata nel 1924. E’ percorribile ma è indispensabile avere una buona torcia elettrica. Conviene quindi non entrare nel tunnel ma piegare a sinistra per raggiungere l’imbocco della vecchia galleria, più corta e illuminata elettricamente. Subito dopo la galleria ecco un nuovo incontro con i manufatti legati al tracciato ferroviario: il ponte metallico gettato sulla forra del torrente Felizon. Attraversato il ponte comincia l’ampio semicerchio con cui lentamente ci si inserisce sulla lunga vallata che sale a Cimabanche. Si supera quindi un secondo ponte e subito si è all’ex stazione di Ospitale (1470 m). Ancora in leggera salita si attraversano su ponticelli alcuni torrenti e poi si costeggiano due splendidi laghetti fino ad Passo di Cimabanche (1530 m), punto più alto cortina3small.JPG (5219 byte)dell’escursione. Il percorso inizia ora a scendere tenendosi a ridosso del monte e arrivando a Carbonin (1450 m). Subito dopo si attraversa la statale di Misurina e in breve ci si porta sulle sponde del lago di Landro. Lasciato il lago si supera l’ex stazione e quindi si ritorna sulla statale n. 51. Il tracciatocortina4small.JPG (6439 byte) ferroviario, lungo la Val di Landro, si tiene nei pressi della statale tagliandola più volte. Toccata la ex stazione Sorgenti (1330 m) ci si porta sulla sinistra della strada passando davanti al cimitero militare di Monte Piana. Da qui in poi non si deve più superare l’asfalto tenendosi però sempre a fianco di questo. Così facendo in breve si è al lago di Dobbiaco (1259 m) e da qui a Dobbiaco Nuovo (1213 m), la ex ferrovia terminava inserendosi sul tracciato ferroviario della Val Pusteria. Per il ritorno si utilizza il percorso dell’andata.