
|
Il
territorio italiano era, fino a qualche decennio fa, ben coperto da una rete ferroviaria
con tantissime, piccole diramazioni che, con pittoreschi percorsi tra le infinite pieghe
del nostro movimentato territorio, collegavano borghi montani e collinari con i
fondovalle. Larrivo di corriere, camion e automobili ne decretò la fine: i
convogli ferroviari erano troppo lenti, richiedevano troppa manutenzione e, in una parola,
erano antieconomici. Si avviò così la politica del taglio dei cosiddetti "rami
secchi", politica che, con il tempo, si è dimostrata miope verso le nuove tendenze
turistiche ed ambientalistiche sposate da molti altri statieuropei. Le storiche
"massicciate", resistenti sedi ferroviarie su cui poggiavano i binari, |
In rosso il tracciato ferroviario |
non più interessate dal passaggio
delle |
locomotive
subirono le inevitabili conseguenze dellabbandono. Molti tratti, soprattutto i
più arditi, franarono. Altri furono fagocitati dal |
bosco. Non così,
fortunatamente, è stato per la linea ferroviaria che collegava la Valle dAmpezzo
con la Val Pusteria. In particolare il tratto tra Cortina e Dobbiaco non ha mai conosciuto
il completo abbandono ma ha solo subito una trasformazione: non più treni ma fondisti,
esursionisti er ciclisti passano oggi sulla storica |

|
massicciata
ferroviaria, mantenuta |
Sul tracciato ferroviario
presso il Lago di Landro |
in perfetta
efficienza (basti dire che una delle gallerie viene saltuariamente illuminata per favorire
le gite a piedi, con la bici e con |

|
gli sci). E
quindi ancora possibile osservare direttamente larditezza delle opere, con i lunghi
rettilinei a mezza costa, gli alti ponti sui corsi dacqua, i caselli e le stazioni
di fermata e di rifornimento. Ma, in particolare, ciò che colpisce maggiormente è la
bellezza naturalistica del tracciato. |
La ex ferrovia passava dal
Lago di Dobbiaco |
La Ferrovia delle
Dolomiti fu |
costruita nel
1921 e il tratto tra Cortina e Dobbiaco, su cui si svolge uno degli itinerari proposti, fu dismesso nel 1962. Il
tracciato corre allombra di alcune delle più belle ed eleganti montagne
dItalia, come le Tofane, il Monte Cristallo, la Croda Rossa, le Tre Cime di
Lavaredo, il Picco di Vallandro e la Croda dei Baranci. |
|
|