FERROVIA SPOLETO NORCIA in MTB                       descrizione PAG. 2

cartagalgano_small.GIF (1909 byte) carta dell'itinerario                      cartaaltimsmall.gif (1323 byte) altimetria dell'itinerario

Ora, quindi, si lascia l’asfalto per passare davanti al piccolo edificio spoletonorcia11small.JPG (5101 byte)della stazione, dove ancora sono ben visibili le opere ferroviarie ad essa annesse, per continuare diritti pedalando, ora, sulla storica massicciata. In piano si giunge ad incrociare una stretta lingua di asfalto da attraversare per continuare sulla stradetta ghiaiata che si butta in un vero e proprio tunnel verde. In questo tratto, infatti, il bosco, per decenni tagliato per spoletonorcia13small.JPG (4801 byte)lasciar passare i convogli, ha ripreso vigore ed è talmente frondoso che il sole stenta a trasparire. Il sole, però, sparisce del tutto dentro la Galleria di Caprareccia, che poco dopo si incontra. E’ questa, sicuramente, una delle opere che costò più denaro e sudore per la sua realizzazione, dato che la montagna fu perforata per circa 2 km (per l’esattezza 1936 m), ad un’altezza di circa 600 metri. In questo modo furono evitati ai locomotori e ai loro vagoni circa 300 metri di dislivello. La galleria ha un andamento leggermente arcuato, prima in salita e poi in discesa, e per questo motivo non se ne vede lo sbocco. Questo, insieme alla notevole lunghezza, rende assolutamente indispensabile l’utilizzo di una buona torcia elettrica, soprattutto se si vuole percorrere il tunnel rimanendo in sella. In questo modo si potranno anche evitare gli spiacevoli incontri con buche e sassi che, a volte, caratterizzano il fondo stradale.

spoletonorcia14small.JPG (5479 byte)Usciti dalla galleria ci si ritrova in Valnerina e si prosegue sull’evidente massicciata ora intagliata nella roccia. In leggera discesa si perde lentamente quota arrivando ad un primo, lungo viadotto dal quale è visibile, in basso a destra, un secondo viadotto da raggiungere. E’ quindi chiaro spoletonorcia15small.JPG (5252 byte)che, ora, il tracciato deve scendere a spirale per arrivare al secondo viadotto. Segue quindi un tratto di brevi gallerie, alcune delle quali possono richiedere l’uso della torciaspoletonorcia16small.JPG (4788 byte) elettrica, anche se questa non è mai indispensabile. Il tracciato ferroviario si sviluppa prevalentemente nel bosco ma, lungo i viadotti, offre buoni spunti panoramici sulla Valnerina con la sua grandiosa corona di alte montagne.

pagina successiva freccia3.gif (249 byte)