FERROVIA SPOLETO NORCIA in MTB descrizione PAG. 2
carta dell'itinerario
altimetria dell'itinerario
Ora, quindi, si lascia
lasfalto per passare davanti al piccolo edificio della
stazione, dove ancora sono ben visibili le opere ferroviarie ad essa annesse, per
continuare diritti pedalando, ora, sulla storica massicciata. In piano si giunge ad
incrociare una stretta lingua di asfalto da attraversare per continuare sulla stradetta
ghiaiata che si butta in un vero e proprio tunnel verde. In questo tratto, infatti, il
bosco, per decenni tagliato per
lasciar
passare i convogli, ha ripreso vigore ed è talmente frondoso che il sole stenta a
trasparire. Il sole, però, sparisce del tutto dentro la Galleria di Caprareccia, che poco
dopo si incontra. E questa, sicuramente, una delle opere che costò più denaro e
sudore per la sua realizzazione, dato che la montagna fu perforata per circa 2 km (per
lesattezza 1936 m), ad unaltezza di circa 600 metri. In questo modo furono
evitati ai locomotori e ai loro vagoni circa 300 metri di dislivello. La galleria ha un
andamento leggermente arcuato, prima in salita e poi in discesa, e per questo motivo non
se ne vede lo sbocco. Questo, insieme alla notevole lunghezza, rende assolutamente
indispensabile lutilizzo di una buona torcia elettrica, soprattutto se si vuole
percorrere il tunnel rimanendo in sella. In questo modo si potranno anche evitare gli
spiacevoli incontri con buche e sassi che, a volte, caratterizzano il fondo stradale.
Usciti
dalla galleria ci si ritrova in Valnerina e si prosegue sullevidente massicciata ora
intagliata nella roccia. In leggera discesa si perde lentamente quota arrivando ad un
primo, lungo viadotto dal quale è visibile, in basso a destra, un secondo viadotto da
raggiungere. E quindi chiaro
che,
ora, il tracciato deve scendere a spirale per arrivare al secondo viadotto. Segue quindi
un tratto di brevi gallerie, alcune delle quali possono richiedere luso della torcia
elettrica, anche se questa
non è mai indispensabile. Il tracciato ferroviario si sviluppa prevalentemente nel bosco
ma, lungo i viadotti, offre buoni spunti panoramici sulla Valnerina con la sua grandiosa
corona di alte montagne.