| Descrizione
del percorso carta dell'itinerario
La località di
partenza è il piccolo borgo di Pizzago, raggiungibile
da Bolzano e Bressanone seguendo prima la Statale n.12 e poi, il
prossimità di Chiusa, le indicazioni stradali. Da Pizzago
è preferibile poi proseguire in auto alcuni altri km il
direzione del Rifugio Sas Rigais fino ad arrivare al punto il cui
la strada compie una secca curva a sinistra superando il Rio di
Funes (punto 1 sulla carta). Qui si lascia lauto e, poco prima del ponte, si
segue in MTB la sterrata che, dopo Rannui (1347 m), giunge ad una sbarra che impedisce laccesso alle
auto. Superata la sbarra si trascura una prima via a destra (punto 2) e
dopo 300 metri altre due sterrate sempre a destra. Si prosegue così
lungo il corso del Rio di Funes mantenendosi quasi costantemente il
bosco. E questo sicuramente uno dei tratti più
agevoli del percorso, lungo il quale il non elevato
impegno fisico lascia la possibilità di godere a pieno della
natura incontaminata del luogo. Superato un breve tratto in
salita più pronunciata si trascura la via a destra (punto
3) per la Malga Casnago (cartello indicatore) e si prosegue sulla
bella pista che ora si riavvicina al torrente principale.
Limmenso spettacolo dei monti che chiudono la valle è, in questo tratto, visibile
solo saltuariamente, quando cioè il bosco presenta piccole, panoramiche
aperture. Raggiunto il punto di arrivo della strada principale che percorre la Val
di Funes (1670 m, punto 4), si piega a destra dirigendosi verso il Rifugio
Zannes. Poco dopo, però, si trascura la via a sinistra per il
rifugio continuando a destra sulla sterrata (sentiero
n.33, indicazioni per Rifugio Genova) che ora sale in modo
deciso. Senza imboccare la pista a fondo naturale per la Malga Glatscè
(punto 5) si continua nel bosco, in ascesa pronunciata, fino al bivio
per San Zenon (1870 m, punto 6). Qui si
continua a sinistra il direzione deì Rifugio Genova, affrontando
uno dei tratti dove la stradella aumenta ulteriormente la sua pendenza.
Ma è dal bivio per la Malga
Gampel (2060 m, punto 7) che la salita si fa veramente
impegnativa, tanto che ha volte la sconnessione del
fondo unita alla pendenza portano ad utilizzare i rapporti
più agili di una MTB. La
fatica è comunque ricompensata dallo
scenario naturale che offre la stradella, dominato
verso lalto dalle montagne dolomitiche delle Odle e verso
il basso dal lungo solco verde della Valle di Funes.
Raggiunto il Rifugio Genova (2294 m) si può decidere se ritornare
subito indietro oppure allungare il percorso affacciandosi sulla Val Badia. Il questo caso si sale al Passo Poma (2340 m, punto 8) e
poi si segue a sinistra il sentiero dellAlta
Via delle Dolomiti per la Furcela de Putia (2358 m),
sentiero che può essere paragonato ad un vero e proprio balcone naturale sulle vette di Fanes. L'arrivo alla Furcela
de Putia regala, inoltre, un impareggiabile panorama sia
sulla valle che degrada verso la strada del Passo delle Erbe sia verso le dolomitiche
vette di Fanes.
Tornati al Rifugio Genova si
scende ora sulla via dellandata fino al bivio per Malga Gampel (punto 7) dove si va
a destra raggiungendo la malga. Da qui si imbocca il
sentiero che scende dritto per il grande prato sottostante la
malga. Dopo 300 metri, ad un importante bivio di sentieri (punto 9), si va a
sinistra toccando alcuni fienili il legno sparsi sui grandi prati e
raggiungendo quasi il fondovalle del Rio di S.Zenon. Si
svolta ora a destra, il discesa, e così facendo in breve
si raggiunge la sterrata che, superato iì Rifugio Sass
Rigais (1681 m), confluisce su unaltra pista a fondo naturale
(punto 10). Su questa si va a sinistra e il breve si è
alla strada che, presa a sinistra, scende sulla destra orografica
del torrente (punto 11). Arrivati al punto il cui il sentiero si stacca dalla
strada (punto 12) si può decidere se seguire
questultima o il sentiero. In entrambe i casi, comunque, in
breve si ritorna alla località di partenza.
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