Descrizione dell'itinerario

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da Saline di Volterra a Volterra e ritorno

cartagalgano_small.GIF (1909 byte) carta dell'itinerario            cartaaltimsmall.gif (1325 byte) altimetria dell'itinerario

Dalla stazione di Saline non è possibile immettersi subito sulla massicciata ferroviaria perché qui sono ancora presenti i binari. Il primo tratto della storica ferrovia è infatti ancora utilizzato per le manovre dei convogli provenienti da Cecina. Si deve quindi seguire la statale che sale verso Volterra fino ad individuare, sulla destra, Via Pia. Imboccatala, ci si mantiene sulla stradella superando alcune recenti costruzioni. Quando la via diviene sterrata si supera un fossato e poco volterra3small.JPG (4804 byte)dopo si giunge sullo storico tracciato ferroviario (riconoscibile perché rettilineo e fiancheggiato da baracche in legno). Lo si segue a sinistra, lungo il suo tranquillo percorso pianeggiante nella incisa valletta del Botro dei Canonici. Senza problemi di orientamento si supera il primo casello della ferrovia, purtroppo diroccato, e da qui si prosegue sempre in piano, godendosi il circostante paesaggio, caratterizzato da singolari fenomeni erosivi noti con il nome di "biancane". Sulla massicciata ferroviaria, qui larga e ben sistemata, si cammina in tutta tranquillità, giungendo volterra4small.JPG (6098 byte)velocemente ad un secondo casello. Anche questo secondo edificio, purtroppo, si trova in un triste stato di abbandono, con rampicanti, acacie e carrubi che hanno trovato un loro spazio sia all’esterno che all’interno della costruzione. Era qui che il locomotore innestava la sua "terza ruota", la cremagliera, iniziando la sbuffante salita a Volterra. Fino ad ora la massicciata ferroviaria, della lunghezza di 3590 m, ha avuto una pendenza irrilevante, inferiore al 25 per mille. Tenendosi diritti al bivio si continua sul tracciato ferroviario, fiancheggiato ora da alberi ed arbusti, che si addentra tra le colline volterra6small.JPG (5684 byte)offrendo grandi spunti panoramici su Volterra e sulla verde campagna che circonda la cittadina. In particolare si rimane colpiti dallo spaventoso, rossastro salto di roccia visibile sotto le case più occidentali di Volterra: sono queste le famose Balze che contribuiscono ad aumentare il fascino paesaggistico della cittadina pisana. La massicciata ferroviaria, larga e con accentuata ma costante pendenza (tutto il tratto a cremagliera, infatti, aveva una pendenza fissa del 100 per mille), transita davanti al terzo casello (coperto dalla vegetazione) e quindi esce allo scoperto tenendosi rialzata e fiancheggiando aperti prati. Guardandosi intorno è facile scorgere le volterra13small.JPG (3825 byte)macchie biancastre delle pecore al pascolo, così come è facile rendersi conto di quanto complessa sia l’orografia di queste colline, caratterizzate dall’alternarsi di dolci pendii prativi e di brulli e scavati calanchi. Sempre in leggera salita si supera su un ponticello una stradella asfaltata che fiancheggia per un certo tratto la ferrovia. Attraversata la via che conduce a Le Guadalupe, il tracciato ferroviario inizia il largo semicerchio necessario per giungere a San Lazzaro. E’ lungo questo che si incontra l’unico tratto in cui la massicciata è franata. Ciò è dovuto ai quarant’anni di abbandono ma anche ad una certa instabilità della pendice, visto che il tratto era soggetto a smottamenti anche nel periodo in cui la linea era in funzione. Il percorso si restringe quindi a sentiero e, per pochi metri, la traccia divine disagevole. Trascurando i sentieri sulla volterra7small.JPG (6332 byte)destra che scendono verso i nuovi palazzi di San Lazzaro, si giunge quindi al punto in cui il treno faceva manovra, il cosiddetto "regresso". Qui si va a sinistra e così facendo, poco dopo, si arriva alla ex stazione di Volterra, ancora intatta, con la sua sobria struttura rettangolare, la bianca scritta un po' volterra8small.JPG (8839 byte)scolorita ma perfettamente leggibile, i giardinetti circostanti con le comode panchine. Qui si conclude il percorso sulla storica linea ferroviaria ma chi vuole può, in pochi minuti, raggiungere il centro storico della famosa cittadina etrusca che merita, sicuramente, un’attenta visita.

Il ritorno. Per il ritorno a Saline si può utilizzare la via di salita. Se si ha volterra9small.JPG (4592 byte)ancora voglia di camminare si consiglia di seguire la statale per Colle Val d’Elsa e, appena usciti dall’abitato di Volterra, si scende a destra (segnavia bianco - rossi) toccando alcuni poderi sparsi tra i mille rilievi collinari, passando nei pressi di Villa Scornello e infine attraversando la zona adiacente una grande salina. Si arriva cosìalla strada asfaltata che, a destra, riporta a Saline

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