ITINERARIO 3 in bicicletta descrizione

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Tra il mare e le pinete da Vada a Bibbona

cartagalgano_small.GIF (1909 byte) carta del percorso

Dal centro di Vada ci si dirige verso la zona balneare ma, poco prima di raggiungerla, si svolta a sinistra sulla strada asfaltata che corre poco lontano dall’arenile. Si prosegue su questa per circa 3 km fino a raggiungere la strada asfaltata per Molino a Fuoco. Su questa si gira a destra arrivando poco dopo ad uno slargo. Qui si imbocca Via della Forestale, una bella pista chiusa alle autocecinabici1small.JPG (3921 byte) da sbarra che si inoltra nella pineta. Dopo circa 1 km la via ritorna asfaltata e conduce, dopo aver superato una sbarra, ad incrociare un’altra strada asfaltata sulla quale si piega a destra arrivando alla spiaggia. Tenendosi lungo i margini di quest’ultima, si pedala faticosamente fino ad individuare, sulla sinistra, un’apertura appositamente predisposta che permette di riaccedere alla pineta. Questa va attraversata completamente tenendosi il più possibile paralleli alla linea di costa fino a confluire sulla strada asfaltata che, a destra, va a superare su ponte il Fiume Cecina entrando a Marina di Cecina.

Dal ponte, svoltando a sinistra, è possibile raggiungere Cecina, borgo sorto nelle immediate vicinanze della foce dell’omonimo fiume. La cittadina nacque nel XIX secolo, cioè quando tutta la zona venne bonificata dalle paludi che un tempo caratterizzavano gran parte del litorale toscano e laziale. Nel centro storico merita sicuramente una visita la villa la Cinquantina, sede del museo etrusco-romano.

Chi non vuole raggiungere Cecina, subito dopo il ponte svolta a destra e attraversa Cecina Mare giungendo alla strada lungomare. Si segue quest’ultima in direzione Marina di Bibbona fino a che la cecinabici4small.JPG (3889 byte)strada, giunta ai limiti dell’abitato, non compie una netta svolta a sinistra dirigendosi verso la pineta. A questo punto si abbandona l’asfalto per prendere a destra una via sterrata che si inoltre nella pineta rincrociando, poco dopo, l’asfalto. Su questo si piega a destra e dopo 100 metri si individua, sempre a destra, un grosso cancello in legno con un’apertura laterale per il passaggio di pedoni e ciclisti. Superato il cancello si entra nella splendida Riserva Biogenetica dei Tomboli di Cecina, che ha nella pineta il suo  punto di forza. Si inizia così a percorrere una larga carrareccia che poco dopo arriva al punto di partenza di alcuni sentieri segnalati.

Nella parte meridionale della Pineta di Cecina, infatti, oltre ad alcune aree di sosta sono stati approntati alcuni percorsi segnalati con bolli di diversi colori a seconda della lunghezza (questi sonocecinabici5small.JPG (5780 byte) frequentati anche da escursionisti a piedi per cui è opportuno porre attenzione). Le frecce in legno da seguire sono quelle con il bollo verde, frecce che di lì a poco invitano ad abbandonare la carrareccia per piegare a destra su un bel sentiero reso soffice dagli aghi di pino.

Progressivamente ci si avvicina al mare arrivando così alla zona caratterizzata da interessanti dune cecinabici6small.JPG (3724 byte)costiere. Le dune costiere sono ondulazioni sabbiose colonizzate e, in pratica, cementate dalla vegetazione erbacea resistente alla salsedine. Le dune costituiscono una vera e propria rarità per le coste italiane dato che gli insediamenti turistici hanno determinato, su gran parte del litorale tirrenico, la scomparsa di questa naturale barriera protettiva.

cecinabici17small.JPG (3675 byte)Seguendo sempre le frecce verdi dopo circa 6,5 km si arriva ai limiti della pineta, in prossimità di Marina di Bibbona. In prossimità del borgo di Marina di Bibbona, a pochi metri dalla riva, è possibile ammirare l’imponente forte di Bibbona, edificato in epoca medicea. Pedalando poi lungo la spiaggia si possono osservare interessanti esemplari di ginepro fenicio e le paludi formatesi lungo l’estuario della fossa Camilla.cecinabici7small.JPG (5198 byte)

A questo punto si può iniziare il percorso di ritorno verso Marina di Cecina, percorso che si svolge lungo la facile carrareccia che attraversa completamente la pineta. In questo modo si riesce dal cancello che consente l’accesso alla pineta e si riattraversa Marina di Cecina e il ponte sul Cecina. Da qui in poi è sufficiente seguire l’asfalto per ritornare a Vada.