Nel parco Valle Pesio dalla Certosa al Passo del Duca per le Cascate del Prel |
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carta dell'itinerario |
lunghezza 25,4 Km |
| dislivello 1130 m | |
| tempo complessivo 2/3 ore | |
| carte IGC 1:50.000 n.8 "Alpi Marittime e Liguri" | |
| difficoltà - itinerario che richiede un buon impegno per il dislivello e per i lunghi tratti su mulattiera. La strada militare che porta al Passo del Duca dal Gias Arpi è infatti ormai ridotta a mulattiera | |
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altimetria |
accesso La Certosa di Pesio, 859 m, è raggiungibile da Cuneo seguendo la statale n. 564 fino a Beinette e da qui le indicazioni stradali. |
Itinerario molto interessante che si svolge tutto all'interno del Parco Naturale Alta Valle Pesio e Tanaro, raggiungendo alcune delle più importnati emergenze naturali dell'area protetta. Soprattutto da vedere lungo il percorso la Certosa di Pesio, le vie militari, le cascate, i boschi di abete e faggio, i pini mughi, l'impressionante Vallone del Marguareis, gli aperti e prativi piani carsici
Dal piazzale/parcheggio della
Certosa si supera il Torrente Pesio seguendo Via Pian delle Gorre. Sulla stretta strada
asfaltata si pedala superando la fresca Fonte Dompè e giungendo ad un bivio. Si va
diritti per Pian delle Gorre e, dopo 1,8 km, si avvista il verde pianoro su cui si adagia
un piccolo rifugio. Senza raggiungerlo si prende a sinistra la sterrata ex militare chiusa
alle auto da sbarra (indicazioni per cascate e Rif. Garelli). La pista sale immersa nel
bosco misto di abeti, faggi e aceri giungendo ad uno spiazzo. Qui si trascura la via più
importante a sinistra per il Rifugio Garelli per andare diritti sulla pista inerbita che
si avvicina alle fragorose Cascate Saut. Poco prima di attraversare lomonimo
torrente è possibile, infatti, salire (meglio a piedi) a sinistra per portarsi sotto le
cascate. Ritornati alla pista inerbita si supera il torrente iniziando
ad effettuare un ampio semicerchio mentre la ex strada militare si va via via
restringendo. Il percorso, dopo un primo tratto in pedalabile ascesa, diviene quasi
pianeggiante e lungo questo è possibile godere del lussureggiante ambiente forestale che
ci circonda. La zona è inoltre frequentata da animali selvatici. Usciti dal bosco si
arriva al pianoro su cui si adagia il Gias degli Arpi, piccola costruzione in muratura
ottima come ricovero di emergenza (tavolo, panche e camino). Chi vuole può lasciare qui
la MTB e scendere a destra verso il Pis del Pesio, la spettacolare apertura carsica da cui
fuoriesce lacqua proveniente dalla Conca delle Carsene. Ripresa la bici si passa
davanti al gias iniziando lascesa verso il Passo del Duca. Questa si svolge sulla
pista militare, ormai mulattiera, recentemente risistemata dallEnte Parco. La via,
sempre pedalabile, serpeggia tra radi larici e quindi si porta sotto le strapiombanti
pareti della Testa di Murtel.
Senza possibilità di errore si
attraversa un solitario ambiente carsico continuando a prendere quota con larghi tornanti
e raggiungendo il Colle del Prel. Si piega ora a destra e, poco dopo, si è ad un altro
colletto dove si incontrano i segnavia bianco/rossi del sentiero GTA. Da qui si gode il
grande, impressionante panorama verso il profondo e dolomitico Vallone del Marguareis.
Bici alla mano si svolta a destra dirigendosi verso un evidente intaglio nella roccia
raggiunto il quale si è al Passo del Duca. Il valico, posto a quasi 2000 metri di quota,
rappresenta il balcone naturale sulla Conca delle Carsene, uno dei più importanti
comprensori carsici delle Alpi Marittime. Dal passo si ritorna a Pian delle Gorre con la
via dellandata. Ora si transita davanti al rifugio attraversando il piano. Al primo
bivio si va a sinistra (per Pis del Pesio) e dopo 500 metri si svolta ancora a sinistra
giungendo ad un incrocio nei pressi di un ponte. Attraversato questultimo si
confluisce su una pista sterrata che, a destra, riporta allasfalto. Salendo a
sinistra con questo si attraversa il Villaggio dArdua e quindi si riscende alla
Certosa di Pesio.