della provincia che per
ricchezza botanica, faunistica e, in generale, naturalistica è tra le più belle di tutta
la regione. La faggeta del Gottero, per esempio, rappresenta un manto boschivo di
eccezionale valore
ambientale (insieme a quella del Monte Zatta, a cavallo tra le provincie di La Spezia e
Genova). Oltre agli alti esemplari di faggio ad alto fusto, che si incontrano soprattutto
lungo i versanti meno declivi, si trovano anche esemplari arborei dalle mille forme
contorte, il cui tronco assomiglia, in certi casi, al sinuoso corpo di un serpente. La
forma di questi alberi è dovuta alle rigide condizioni ambientali che, spesso,
impediscono al tronco principale un normale sviluppo magari privilegiando ramificazioni
secondarie. Particolare anche la forma dei faggi sui più alti crinali. Qui gli alberi
appaiono di taglia ridotta, prostrati, quasi striscianti al suolo. Ciò è dovuto ai forti
venti che caratterizzano il crinale, venti che non permettono al faggio di svilupparsi in
libertà. Da segnalare, inoltre, che le faggete ospitano una fauna assai varia che va dai
rapaci, diurni e notturni, ai mammiferi, come il cinghiale e, secondo recenti
segnalazioni, il lupo. |