Bologna - Pizzocalvo - Mercatale - Sant'Anna - Settefonti - Ozzano dellEmilia - Bologna |
| Descrizione |
Dal centro di Bologna si raggiunge piazza di Porta Maggiore e da qui si prosegue su Via Mazzini e poi sulla statale n. 9 sulla quale si pedala in piano fino ad individuare, a destra, le indicazioni per Farneto. Seguendole, ci si inserisce su una via minore e dopo 1km, ad una rotonda, si va a sinistra per Pizzocalvo. Si percorrono 2 km e si è ad un trivio: si piega a destra su Via Montebello, salendo leggermente fino a che, dopo 700 metri, la strada si biforca. Si prosegue diritti sulla larga sterrata che di lì a poco raggiunge le sponde del Torrente Idice tenendosi sul fondovalle ed offrendo buoni spunti paesaggistici sulle tormentate colline profondamente incise dalle acque. La carrareccia prosegue senza dare particolari problemi di orientamento per più di 5 km, divenendo asfaltata poco prima del ponte con cui si supera lIdice entrando in Mercatale. |
Da Mercatale si segue la bella e larga strada provinciale che corre lungo lIdice per circa 5 km fino a che non si individua, sulla sinistra, Via Pizzano. Imboccatala, si sale su stretta lingua di asfalto che prende quota con alcuni larghi tornanti portando alle poche case di Pizzano, affacciate sullinciso fosso del Rio |
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Il crinale dopo Cà del Vento |
Cavalli. Dopo il piccolo centro |
si continua sulla via principale in direzione dellOratorio di S. Anna trascurando numerose vie laterali che portano a poderi e giungendo alloratorio, sobrio edificio seminascosto tra le mille pieghe delle colline bolognesi. Su sterrata si sale ora trascurando la via a destra per Cunio e giungendo ad un importante bivio. Si prende a sinistra Via Collina e senza possibilità di errore (segnavia del sentiero n. 801) si prosegue per 1,7 km arrivando al piazzale/parcheggio del Ristorante Ca del Vento. Si scende ora su asfalto, e, alla strada principale, la si segue a sinistra nel suo panoramico percorso di crinale. Circa 2 km dopo Ca del Vento, superato |
un Monumento ai Caduti, si arriva ad una sterrata sulla destra identificabile per il piccolo tabernacolo posto al suo imbocco (segnavia sentiero n. 801). Prendendola, ci si mantiene sul largo e soleggiato crinale erboso dove, in genere, pascolano decine di capi ovini. Il tranquillo sviluppo della pista consente di godere a pieno del panorama che si allarga verso linterminabile serie di dossi che degradano verso la pianura. Dopo 3,4 km, però, si deve porre |
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attenzione a destra. La via più |
Il crinale poco prima di Settefonti |
importante va infatti lasciata per prendere una pista erbosa non ben tracciata ma su cui corrono i segnavia del sentiero n. 801. Questi conducono ad una affascinate zona di calanchi che si supera tenendosi sul sentiero di crinale, molto tecnico e ondulato e quindi particolarmente divertente. Una ripida salita finale consente quindi di raggiungere la strada asfaltata che, a destra, porta a Settefonti. Passati sotto i ruderi dellantica chiesa (raggiungibili con un sentiero chiuso da catena che si stacca sulla destra della strada in corrispondenza della sterrata per Medali) si pedala ancora per 700 metri fino ad incontrare, sulla sinistra, una larga carrareccia (Via del Pilastrino). La si imbocca e si procede tranquilli per 1,6 km cominciando già ad ammirare i calanchi che caratterizzano questi luoghi. Giunti ad un importante bivio si volta a destra e subito si è ad una stradella asfaltata. Ora si va a sinistra, in discesa, arrivando alle case di Ciagnano tra le quali si distingue la sobria ed elegante chiesetta. Si passa davanti a questa procedendo sempre a diritto anche quando lasfalto termina e ci si immette su una pista inerbita (seguire i segnavia bianco/rossi). Raggiunto un rudere la pista termina. Qui si trascura la via a sinistra attraversando un piccolo spiazzo erboso e immettendosi sul largo e ben tracciato sentiero che scende nel bosco di conifere e latifoglie. Usciti dal bosco si trascura un sentiero segnato sulla sinistra continuando sulla mulattiera principale che subito si porta sul crinale di incredibili e spettacolari calanchi, tra i più belli di tutto il parco. Tenendosi sempre sulla via di crinale si pedala facendo attenzione ai burroni che si aprono soprattutto sulla sinistra e si giunge davanti al cancello di un caseggiato. Qui si trova una larga pista sterrata da seguire nel suo discensivo sviluppo giungendo velocemente alla via asfaltata che porta alla statale Emilia e da qui a Bologna. |