Dislivello: 1420 m |
|
Difficoltà: Turistico, per tutti fino a Orvielle, per escursionisti allenati fino al Nivolet |
|
Tempo: 12 ore (possibilità di abbreviare il percorso o di svolgerlo in due giorni) |
|
Caratteristiche: facile pista segnalata fino ad Orvieille, poi bella e lunga mulattiera segnalata |
|
Periodo: da luglio a settembre |
|
Cartografia: I.G.C. 1:50.000 n.3 "Parco Nazionale del Gran Paradiso" |
|
| Accesso: Degioz è raggiungibile da Aosta seguendo per alcuni chilometri la statale n.26 in direzione Courmayeur per poi lasciarla imboccando la strada della Valsavarenche lungo la quale si trova la località di partenza |
Presentazione dell'itinerario - Nei due
percorsi precedentemente descritti si sono incontrate già due importanti case di caccia.
Ma il territorio del Gran Paradiso è disseminato di queste sobrie, solide costruzioni il
più delle volte trasformate in rifugi. Il terzo itinerario proposto si prefigge di
raggiungere altri due di questi edifici voluti da Vittorio Emanuele. Come sempre le
costruzioni sorgono su pianori paesaggsticamente unici. E il caso, per esempio, del rifugio
Savoia, ex Casa di Caccia, che si affaccia sul verde e spazioso Piano del Nivolet. Il
primo tratto del percorso da Degioz a Orvieille si svolge sulla bella e facile strada
reale costruita per raggiungere la Casa di Orvieille, definita la "capitale"
delle cacce dei Savoia. Da qui il percorso di collegamento con il Piano del Nivolet può
essere definito "la via degli stambecchi", essendo frequentissimi gli incontri
con questo elegante mammifero.
Descrizione
dell'itinerario - Da Degioz 1540 m si va ad attraversare su stradello il torrente
Savara per poi superare le poche case di Vers le Bois 1545 m. La larga pista, ex strada
reale di caccia, è segnalata e sale con ampie e tranquille svolte nel bosco prendendo
quota tranquillamente. Quando la via esce dal bosco si è ormai prossimi alla casa di
caccia dOrvieille che rapidamente si raggiunge (quota 2190 m). Chi vuole a questo
punto ritornare subito a Degioz. Altrimenti si può proseguire per il Piano del Nivolet
dove sorge laltra casa di caccia dei Savoia. In questo caso si
segue il sentiero segnalato per il Col di Entrelor aggirando le basse pendici del Monte
Roletta e inserendosi nel selvaggio vallone di Djouan. Raggiunto lomonimo lago 2510
m, ci si tiene sulla sponda destra per poi andare ad attraversare il suo principale
immissario. Nel frattempo si è trascurata la mulattiera per il Col di Entrelor per
seguire
lampia via che si dirige
verso il Nivolet. La mulattiera si arrampica sulla rocciosa Costa le Manteau, ed è stata
risistemata in maniera tale da favorire il passaggio tra gli imponenti sfasciumi. Si
arriva così ad un colletto erboso 2750 m circa, da dove si scende al grande pianoro
attraversato dal tumultuoso torrente delle Meyes che si origina dal Ghiacciaio di Percià.
Nel solitario spalto erboso pascolano in genere decine di stambecchi. Da qui si risale
aggirando un costone roccioso e portandosi nella valle del Nivolet, lampia
mulattiera prima sale leggermente e poi scende
tranquilla
fino ad inserirsi su una pista sterrata. Questa, presa a destra, si tiene alta sul Piano
del Nivolet, attraversato dal sinuoso, omonimo torrente. La carrareccia porta infine sopra
ai laghi del Nivolet, dove si trova il rifugio Savoia 2532 m, ex casa di Caccia. Il
ritorno avviene per il percorso dellandata.