La Pineta di S.Vitale

presentazione, prima pagina dell'itinerario

ITINERARIO 2 a piedi

Cà Vecchia - Piallasse - Cà Nuova - Parco 2 giugno - Cà Vecchia

cartagalgano_small.GIF (1909 byte) carta dell'itinerario

Dislivello: 0 m

Difficoltà: richiede un certo impegno per la lunghezza

Tempo: 4.30 ore

Periodo consigliato: sempre

Caratteristiche: facile percorso su piste boschive
Carte: IGM 1:50.000 n. 223 "Ravenna"
Accesso: Da Ravenna si segue la statale n. 309 in direzione Venezia per alcuni chilometri, si supera l’ingresso al Parco 2 giugno, e si giunge all’ingresso di Cà Vecchia. Qui si parcheggia l’auto negli spazi predisposti.

delta41small.JPG (4467 byte)A piedi si percorre la sterrata che si addentra nella pineta e, subito, si arriva al prato dove si adagia il rosso caseggiato di Cà Vecchia. Qui il Corpo Forestale gestisce un Centro Informazioni del Parco. Davanti all’edificio si volta a sinistra verso alcune colorate arnie. Davanti alle casette per le api si proseguedelta43small.JPG (3784 byte) sulla strada chiusa alle auto da divieto di accesso. Sulla via, inerbita per gran parte del suo sviluppo, si continua trascurando le piste laterali ed attraversando tutta la parte settentrionale della pineta.

Arrivati ad un canale si volta a destra attraversando la Bassa del Pirottolo, palude interdunale circondata da canneti, cespugli e grandi delta42small.JPG (4192 byte)alberi di pino. Mantenendosi sempre sulla via principale si arriva così davanti alla grande distesa umida della Pialassa della Baiona. Ora si piega a destra e si comincia a costeggiare la zona umida mantenendosi sul bordo di questa fino a giungere ad un importante trivio.

Andando a sinistra è possibile effettuare un’interessante deviazione sul cordone sabbioso che chiude la Pialassa, portandosi al centro di questa in una zona particolarmente ricca di avifauna. Andando a destra si continua con l’itinerario percorrendo per poche decine di metri una sterrata. Questa va subito lasciata per prendere il largo sentiero che va a percorrere l’argine del Fossatone.

Raggiunto un ponticello in legno ci si trova di fronte ad un altro bivio. delta40small.JPG (3974 byte)Andando diritti si raggiunge velocemente l’Oratorio della Madonna del Pino, solitario e sobrio edificio quasi nascosto dalla grande foresta. Attraversando invece il ponticello subito dopo questo si gira a destra seguendo uno stradello per 100 metri. Al primo bivio si va a sinistra e, poco dopo, si arriva ad un altro incrocio. Ora si trascura la strada principale per prendere, diritto, un largo ed aperto sentiero che va ad attraversare completamente la parte centrale della pineta, trasformandosi spesso in un vero e proprio tunnel verde (trascurare sempre le vie, a volte anche più importanti, che vengono praticamente tagliate dal sentiero).

Giunti davanti allo Scolo Via Cerba lo si attraversa su ponticello dopo il quale si va a sinistra potandosi sul bordo della Pialassa del Pontazzo di cui si segue il margine. Si arriva così al Capanno dei Ferrovieri proseguendo diritti sulla via che raggiunge lo Scolo Fiumetto. Ora si volta a destra seguendo il canale e, dopo circa 15 minuti di cammino, si raggiunge un’importante pista sterrata. Si svolta a destra su questa e in breve si è a Cà Nuova, grande caseggiato agricolo adagiato su un aperto prato.

Mantenendosi sulla sterrata principale si va a superare un ponte e quindi si prosegue diritti attraversando un prato adibito a parcheggio e superando una sbarra. Ci si immette così su una stradella inerbita passeggiando in uno degli angoli più belli della pineta, con alti alberi che sovrastano il prativo sottobosco. Si va sempre diritti, trascurando la deviazione a sinistra per il Parco 2 giugno e infine si giunge ad una sbarra. Qui si piega a destra e, poco dopo, si va a sinistra attraversando un ponte in legno. Pochi minuti di cammino e si ritorna a Cà Vecchia.

pagina successiva freccia3.gif (249 byte)