Cà Vecchia - Piallasse - Cà Nuova - Parco 2 giugno - Cà Vecchia
Dislivello: 0 m |
Difficoltà: richiede un certo impegno per la lunghezza |
Tempo: 4.30 ore |
Periodo consigliato: sempre |
| Caratteristiche: facile percorso su piste boschive | |
| Carte: IGM 1:50.000 n. 223 "Ravenna" | |
| Accesso: Da Ravenna si segue la statale n. 309 in direzione Venezia per alcuni chilometri, si supera lingresso al Parco 2 giugno, e si giunge allingresso di Cà Vecchia. Qui si parcheggia lauto negli spazi predisposti. | |
A piedi si percorre la sterrata che
si addentra nella pineta e, subito, si arriva al prato dove si adagia il rosso caseggiato
di Cà Vecchia. Qui il Corpo Forestale gestisce un Centro Informazioni del Parco. Davanti
alledificio si volta a sinistra verso alcune colorate arnie. Davanti alle casette
per le api si prosegue
sulla strada chiusa alle auto da
divieto di accesso. Sulla via, inerbita per gran parte del suo sviluppo, si continua
trascurando le piste laterali ed attraversando tutta la parte settentrionale della pineta.
Arrivati ad un canale si volta a
destra attraversando la Bassa del Pirottolo, palude interdunale circondata da canneti,
cespugli e grandi alberi di pino. Mantenendosi sempre
sulla via principale si arriva così davanti alla grande distesa umida della Pialassa
della Baiona. Ora si piega a destra e si comincia a costeggiare la zona umida mantenendosi
sul bordo di questa fino a giungere ad un importante trivio.
Andando a sinistra è possibile effettuare uninteressante deviazione sul cordone sabbioso che chiude la Pialassa, portandosi al centro di questa in una zona particolarmente ricca di avifauna. Andando a destra si continua con litinerario percorrendo per poche decine di metri una sterrata. Questa va subito lasciata per prendere il largo sentiero che va a percorrere largine del Fossatone.
Raggiunto un ponticello in legno ci
si trova di fronte ad un altro bivio. Andando
diritti si raggiunge velocemente lOratorio della Madonna del Pino, solitario e
sobrio edificio quasi nascosto dalla grande foresta. Attraversando invece il ponticello
subito dopo questo si gira a destra seguendo uno stradello per 100 metri. Al primo bivio
si va a sinistra e, poco dopo, si arriva ad un altro incrocio. Ora si trascura la strada
principale per prendere, diritto, un largo ed aperto sentiero che va ad attraversare
completamente la parte centrale della pineta, trasformandosi spesso in un vero e proprio
tunnel verde (trascurare sempre le vie, a volte anche più importanti, che vengono
praticamente tagliate dal sentiero).
Giunti davanti allo Scolo Via Cerba lo si attraversa su ponticello dopo il quale si va a sinistra potandosi sul bordo della Pialassa del Pontazzo di cui si segue il margine. Si arriva così al Capanno dei Ferrovieri proseguendo diritti sulla via che raggiunge lo Scolo Fiumetto. Ora si volta a destra seguendo il canale e, dopo circa 15 minuti di cammino, si raggiunge unimportante pista sterrata. Si svolta a destra su questa e in breve si è a Cà Nuova, grande caseggiato agricolo adagiato su un aperto prato.
Mantenendosi sulla sterrata principale si va a superare un ponte e quindi si prosegue diritti attraversando un prato adibito a parcheggio e superando una sbarra. Ci si immette così su una stradella inerbita passeggiando in uno degli angoli più belli della pineta, con alti alberi che sovrastano il prativo sottobosco. Si va sempre diritti, trascurando la deviazione a sinistra per il Parco 2 giugno e infine si giunge ad una sbarra. Qui si piega a destra e, poco dopo, si va a sinistra attraversando un ponte in legno. Pochi minuti di cammino e si ritorna a Cà Vecchia.